Milano - E' il mestiere piu' antico del mondo. E dopo il 1958, anno in cui la senatrice Merlin aboli' i bordelli, sembra che qualcosa si stia muovendo. Ieri, il Consiglio regionale dicendo si' al referendum per l'abolizione della legge Merlin, ha intrapreso il primo passo verso una strada lunga e tortuosa. Quarantuno si', ventinove no, un astenuto e' il risultato della votazione; la risoluzione, presentata dalla maggioranza di centrodestra (con l'opposizione del Ncd), contiene la proposta di un referendum abrogativo nei confronti di alcuni punti della legge al fine di consentire la regolamentazione della prostituzione nella abitazioni private.

La proposta illustrata dal capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, nella convinzione che abrogando quelle parti della Merlin che vietano la prostituzione in abitazione si "liberino le strade" dal degrado, ha ricevuto il sostegno anche di Forza Italia-Lista Maroni-Fratelli d'Italia-Pensionati. Decisivo l'appoggio del Movimento 5 Stelle, nonostante la portavoce Paola Macchi abbia visto in questa proposta un intento propagandistico, con l'unico fine di "racimolare voti" in vista delle elezioni. Mentre Ncd, Pd e Patto Civico hanno votato contro, non ritenendo giusta la strada del referendum e con la paura che cosi' facendo si possa arrivare ad una "deregolamentazione e depenalizzazione anche dei reati previsti". Ma affinche' si arrivi all'indizione del referendum, serve che altre quattro assemblee regionali avanzino la medesima richiesta. 

La domanda al centro della questione e': il vizio puo' essere tassato? La questione e' stata sollevata quando Efe Bal, transessuale turco che ha comprato un pagina pubblicitaria, manifestato davanti al Parlamento, proposto un tariffario erariale, chiesto a Matteo Renzi di legalizzare la prostituzione; il tutto dopo aver ricevuto un conto di tasse da pagare leggermente salato. Tasse che Efe vuole pagare, ma nella giusta misura.
Sta di fatto che favorevoli o contrari, una regolamentazione porterebbe allo Stato un gettito stimabile tra i 5 e i 10 miliardi l’anno.

Alessandra Virgilio